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Penisola Sorrentina Comune Unico

lunedì 2 novembre 2015 0 commenti

Penisola Sorrentina. Avviato l’iter per la costituzione del Comune Unico 

Istituzione del Comune Unico, con la fusione delle sei città della penisola sorrentina. Costituzione di un tavolo tecnico, incaricato di studiare ed approfondire i passaggi da compiere, di programmare gli incontri con cittadini ed associazioni del territorio, per giungere all’approvazione del progetto nei vari consigli comunali, fino al referendum.
E’ quanto emerso dalla riunione tenutasi nella serata di ieri presso il Comune di Sorrento, alla presenza dei sindaci di Sorrento, Giuseppe Cuomo, Massa Lubrense, Lorenzo Balduccelli, Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani, Piano di Sorrento, Giovanni Ruggiero e dell’assessore Gennaro Cinque in rappresentanza del Comune di Vico Equense. 
“Entro la fine della prossima settimana - ha spiegato Cuomo - ogni sindaco dovrà indicare il nome del tecnico incaricato di seguire l’iter del progetto. Il tavolo di lavoro sarà coordinato dal professor Francesco Saverio Ciampa, scelto tra i promotori di tale iniziativa, al di là di ogni schieramento partitico. La riunione di ieri è servita per fugare il campo da dubbi. Abbiamo escluso la forma di aggregazione prevista dall’Unione dei Comuni. Invece si inizierà contemporaneamente ad associarsi, per gestire insieme alcuni servizi come la Protezione Civile. Siamo convinti che solo il Comune Unico possa garantire tanti vantaggi per cittadini e imprese”.
“Come ausilio ci sarà il Formez, che è già incaricato dalla Regione Campania di prendere in esame gli studi di fattibilità su queste questioni, senza oneri economici a carico degli enti - conclude Cuomo - Oggi iniziamo un percorso importante che ci farà conoscere l’utilità di stare insieme, e di governare finalmente l’intero territorio con un unico indirizzo politico e di uomini”.

Ufficio Stampa Comune di Sorrento 

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A Napoli le Olimpiadi del 2024

martedì 10 settembre 2013 0 commenti

Il sito www.napoletansoisnasce.it ha lanciato una petizione online per candidare la città di Napoli quale sede delle Olimpiadi del 2024. 

Ecco le motivazioni per la candidatura

I Have a Dream Napoli 2024 l'Olimpiade dell'Amore

Napoli è la più misteriosa città d'Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola città del mondo che non è affondata nell'immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Non è una città: è un mondo. Il mondo antico, precristiano, rimasto intatto alla superficie del mondo moderno.

Non potete capire Napoli, non capirete mai Napoli.

Prendiamo spunto da una celebre frase di Curzio Malaparte per introdurvi in questa lampadina che si è accesa dopo le parole dette dal primo ministro Letta qualche giorno fa.
L'Italia è pronta a candidarsi per ospitare le Olimpiadi estive del 2024, si sono proposte subito Milano e Roma, noi abbiamo aggiunto Napoli nel novero delle pretendenti.
Si, Napoli, proprio lei, la vecchia Capitale del Sud Italia.
Dopo anni di disuguaglianze sociali è arrivato il momento di Rinascere, un atto di fiducia da parte del governo italiano che porterebbe nuove energie e benzina nei motori di un popolo stanco e preso dall'inerzia asfissiante di una Nazione che non c'è.
Sarebbe una Rivoluzione Sociale e Culturale, lo Sport è un veicolo che trasporta e illumina generazioni intere.
Tanti genitori troverebbero finalmente un lavoro e i bambini l’opportunità di costruirsi un futuro.
Napoli 2024 strapperebbe i tappi dalle orecchie di queste istituzioni sorde di questi finti ciechi che cancellano il futuro e offuscano il presente
Regate pubblicitarie, finte manifestazioni per liberare Napoli ci vorrebbe un'Olimpiade. È questa la soluzione.

Barcellona è un esempio ma Napoli è maestra ed insegna! I cinque cerchi in riva al mare e nel cuore: Napoli2024 l'Olimpiade dell'Amore ci pensi Sindaco, ci pensi il Governo Italiano .Questo sarebbe un cambio di marcia, leale e concreto.
Un atto di fiducia per una capitale dimenticata e per l'intero Meridione!

ecco il link per firmare

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Josefa Idem nominata Ministro dello Sport

sabato 27 aprile 2013 0 commenti


L'Italia ha un nuovo Governo. Sessantuno giorni dopo il voto, è stata consegnata nelle mani del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la lista con la composizione del nuovo Consiglio dei ministri. Il Presidente del Consiglio dei ministri incaricato, Enrico Letta, alle 15.03, è entrato al Quirinale, dove ha riferito al Capo dello Stato l'esito delle consultazioni per la formazione del governo.
I ministri del primo Governo-Letta sono ventuno: Josefa Idem sarà il Ministro dello Sport e delle Pari Opporunità. L'ex canoista di origini tedesche è alla sua prima esperienza come parlamentare, eletta al Senato nelle file del Partito Democratico. All'ex campionessa olimpica e mondiale della canoa è stato affidato il dicastero per le Pari Opportunità, Sport e Politiche giovanili.
Ecco l'elenco dei ministri con i relativi dicasteri: 
Interni e Vicepremier- Angelino Alfano 
Difesa - Mario Mauro 
Esteri - Emma Bonino 
Giustizia - Anna Maria Cancellieri 
Economia - Fabrizio Saccomanni 
Riforme istituzionali - Gaetano Quagliariello 
Sviluppo - Flavio Zanonato 
Infrastrutture - Maurizio Lupi 
Poliche Agricole - Nunzia Di Girolamo 
Istruzione, Università e ricerca- Maria Chiara Carrozza 
Salute - Beatrice Lorenzin 
Lavoro e Politiche sociali - Enrico Giovannini 
Ambiente - Andrea Orlando 
Beni culturali e Turismo- Massimo Brai 
Coesione territoriale - Carlo Trigilia 
Politiche comunitarie - Anna Maria Bernini 
Affari regionali, sport e turismo - Graziano Delrio 
Pari opportunità, sport, politiche giovanili - Iosefa Idem 
Rapporti con il Parlamento - Dario Franceschini 
Integrazione - Cecile Kyenge 
Pubblica Amministrazione- Giampiero D'Alia


Domani, Enrico Letta dovrebbe scrivere il discorso programmatico con cui intende presentarsi alle due Camere. Saranno tre i temi principali: economia, riforme, Europa. In Parlamento, il Premier Letta arriverà per la prossima settimana. Già lunedì si dovrebbe votare la fiducia alla Camera dei Deputati, il giorno dopo al Senato della Repubblica.

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Habemus Papam

mercoledì 13 marzo 2013 0 commenti


Annuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam:Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio (in latino: Franciscus; Malgrate, 17 dicembre 1936), è papa della Chiesa cattolica. È vescovo di Roma e 266º papa della Chiesa cattolica nonché sommo pontefice della Chiesa universale, sovrano dello Stato della Città del Vaticano, primate d'Italia, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice, dal 13 marzo 2013..
Nato in una famiglia di origine piemontese, ha studiato dapprima come tecnico chimico, poi in seminario, quindi nel 1958 è entrato a far parte come novizio della Compagnia di Gesù, trascorrendo un periodo in Cile e tornando a Buenos Aires per laurearsi in filosofia.
 Dal 1964 ha insegnato per tre anni letteratura e psicologia nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires, ricevendo poi l'ordinazione sacerdotale il 13 dicembre 1969.
Dopo altre esperienze di insegnamento e la nomina a Provinciale dell'Argentina è stato rettore della facoltà di teologia e filosofia a San Miguel e, nel 1986 è stato in Germania per il completamento del dottorato, prima del ritorno in patria, nella città di Córdoba, dove è diventato direttore spirituale e confessore della locale chiesa della Compagnia di Gesù.
Il 20 maggio 1992 è nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires e titolare di Auca.
Il 3 giugno 1997 è nominato arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Succede alla medesima sede il 28 febbraio 1998, a seguito della morte del cardinale Antonio Quarracino. Diventa così primate d'Argentina. Dal 6 novembre dello stesso anno è anche ordinario per i fedeli di rito orientale in Argentina.
Dopo la nomina cardinalizia da parte di papa Giovanni Paolo II, il 21 febbraio 2001 con il titolo di San Roberto Bellarmino, è stato eletto a capo della Conferenza Episcopale Argentina, dal 2005 al 2011, Bergoglio è stato da sempre considerato uno dei candidati più in vista per l'elezione a Pontefice nel conclave del 2005. Pur se tradizionalmente il presule aveva sempre rifiutato incarichi di un certo peso nella Curia Romana, Bergoglio aveva secondo gli osservatori dalla sua parte lo schieramento compatto dei vescovi latinoamericani, e lo stesso Joseph Ratzinger, poi divenuto papa come Benedetto XVI sarebbe stato fra i cardinali che avrebbero appoggiato la sua elezione. Secondo alcuni, contrarietà sarebbe stata espressa dall'allora Segretario di Stato Angelo Sodano. 
La ricostruzione più puntuale del conclave, raccolta dal vaticanista Lucio Brunelli, e che consiste nel diario di un cardinale elettore, indica in Bergoglio il cardinale più votato in conclave dopo Ratzinger.
Il 13 Marzo 2013 è stato eletto Papa.

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Il Papa lascerà il Pontificato il 28 febbraio

lunedì 11 febbraio 2013 0 commenti



Benedetto XVI lascerà il pontificato il 28 febbraio. Il Papa lo ha annunciato personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. La decisione sarebbe stata maturata dal Pontefice per "mancanza di forze". "Un fulmine a ciel sereno". Con queste parole il decano del collegio cardinalizio, cardinal Angelo Sodano ha commentato la notizia.
Il Papa ha indicato il 28 febbraio per il termine del pontificato e chiesto che si indica un conclave per l'elezione del successore.
"Un fulmine a ciel sereno". Con queste parole il decano del collegio cardinalizio, cardinal Angelo Sodano ha commentato la decisione di Benedetto XVI di lasciare il pontificato.
Il Papa lascia il pontificato dal 28 febbraio. Lo ha annunciato personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Il Papa ha spiegato di sentire il peso dell'incarico di Pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa.

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