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Dopati banditi dalle competizioni ciclistiche

mercoledì 1 gennaio 2014 0 commenti

Con l'inizio del 2014 entra in vigore la normativa che esclude dalle competizioni ciclistiche tutti coloro che in passato hanno ricevuto una squalifica di almeno sei mesi per fatti legati al doping.
Scorrendo il lungo elenco dei colpiti dal provvedimento si trovano parecchi nomi di ciclisti che in passato hanno vestito la maglia di una società con sede nella Penisola Sorrentina. A qualcuno potrà sembrare una semplice coincidenza, A NOI NO. Come mai la magistratura non si è ancora interessata della cosa? 

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USA, 62enne positivo ad Epo Anfetamine e Steroidi

martedì 31 dicembre 2013 0 commenti

L’Usada (United States Antidoping Agency) ha annunciato oggi che David LeDuc, di Willow Springs, NC, un atleta nello sport del ciclismo, è risultato positivo per sostanze vietate ed ha accettato una squalifica di due anni per la violazione del regolamento antidoping.
LeDuc, 62 anni, è risultato positivo per la presenza di tre diverse sostanze (uno steroide di origine esogena, eritropoietina umana ricombinante ("rhEPO") e anfetamina, uno stimolante proibito), in seguito all’esame di un campione di urina raccolte in gara il 6 settembre 2013 ai Campionati Nazionali Strada Master di Bend (Oregon).

Per fortuna, qui in Italia, a partire da domani, gente come questa verrà bandita a vita da qualsiasi competizione sportiva. 

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Tre massesi alla conquista della Patagonia

Dall’Atlantico, Mar del Plata (Argentina), al Pacifico Puerto Montt (Cile) in mountain bike. È l’impresa che si promettono di realizzare i tre componenti del CicloTeam Parco Sportivo Sant’Anna di Massalubrense.
Cesare Staiano, Luca Maria Scolari e Antonino Cacace, sono partiti lunedì da Massalubrense per imbarcarsi su un aereo diretto da Roma a Buenos Aires in Argentina. Giunti in Argentina si trasferiranno a Mar del Plata dove aspetteranno il nuovo anno. Da lì il 2 gennaio inizieranno a pedalare per realizzare la loro impresa: scambiare dopo 1460 chilometri e 10 giorni in sella alle loro biciclette una goccia dell’Oceano Atlantico con un'altra dell’Oceano Pacifico.
Ecco come descrivono l’impresa sulla loro pagina facebook  https://www.facebook.com/cicloteam.santanna
Il CicloTeam Parco Sportivo Sant’Anna nasce nel 2009 dall'idea di tre amici amanti delle passeggiate in bicicletta e delle lunghe camminate a piedi in quei posti bellissimi che solo la nostra splendida terra offre.
Ma il nostro sogno è sempre stato quello di girare il mondo in bicicletta, di vedere posti nuovi, lontani dal caos cittadino, ed è così che nasce la pazza idea di organizzare una spedizione nella selvaggia ed incontaminata Patagonia.
Prendere una goccia d’acqua dall’oceano Atlantico e portarla nell’oceano Pacifico e poi fare l’inverso, così, giusto per il gusto di farlo, perché nella vita c'è anche il bisogno di fare delle cose che possano sembrare banali ma che ti fanno sentire vivo e che hanno un significato profondo di unione e di vera amicizia. Certo che per realizzarle bisogna fare una fatica immane, superare i propri limiti, andare oltre, fare affidamento su se stessi, e su quei pochi, ma veri amici che condividono le stesse passioni, perché fare 1.460 Km in bicicletta non è una cosa semplice ma ci vuole tanta forza interiore e tanto, tanto coraggio !!
Partiremo il 2 Gennaio 2014 da Mar del Plata (Oceano Atlantico), per arrivare valicando le Ande, a Puerto Montt in Cile (Oceano Pacifico) dopo aver passato "speriamo soltanto" nove dieci giorni a pedalare.
Attraverseremo le province di: Buenos Aires, La Pampa, Rio Negro e Neuquén, supereremo città come Necochea, Bahia Blanca, Rio Colorado, Piedra de Aguila, Dina Huapi, Bariloche e tante altre; costeggeremo laghi, lagune, attraverseremo fiumi, ammireremo canyon e tutta la fauna e la flora che incontreremo lungo il percorso, mangeremo tutto ciò’ che la natura ci offre e che saremo in grado di conquistare con le nostre forze, e la notte al confort di una camera d’albergo sceglieremo un vecchio rifugio abbandonato, o una tenda da campeggio.
Questo è quello che cercheremo di fare e credeteci ci metteremo tutta la nostra passione e tutto il nostro coraggio per portare a termine questa nostra avventura e quando torneremo saremo molto più consapevoli della nostra tenacia e della nostra forza.

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Di Luca squalificato a vita

giovedì 5 dicembre 2013 0 commenti

Il 37enne corridore abruzzese radiato. Era già stato fermato due volte

Il Tribunale nazionale antidoping ha squalificato a vita il ciclista Danilo Di Luca per il caso di positività all'Epo del 29 aprile scorso, emerso durante il Giro d'Italia.
Il 37enne ciclista abruzzese, vincitore della Corsa rosa del 2007, in passato era già stato squalificato due volte: tre mesi per la frequentazione del dottor Carlo Santuccione e due anni (poi ridotti a 15 mesi) a causa della positività all'Epo Cera nel Giro del 2009.
In bacheca Di Luca ha anche Freccia Vallone, Liegi-Bastogne e Lombardia.

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Ciclismo Amatoriale, al via la nuova era

mercoledì 4 dicembre 2013 0 commenti

Fonte: Ciclocolor.com

Un amatore di 60 anni, affermato professionista, trovato positivo per uso di EPO e ormoni, retate continue dei NAS con arresti di spacciatori di doping riservato agli amatori, ciclisti amatoriali che, preavvisati dei controlli antidoping all’arrivo di una gara minore amatoriale, cambiano strada e si dileguano… Non è un film ma qualche pillola amara rappresentativa della triste realtà del settore amatoriale sportivo italiano, con particolare riferimento a ciclisti, frequentatori di palestre, corridori. 
Amatori e cioè persone che fanno (o dovrebbero fare) sport per passione, divertimento e stare bene, senza alcuna altra finalità. Chi vince a volte riceve una coppa o una medaglia ed altre un prosciutto od altri generi alimentari. Sono vietati premi in denaro. 
Chi si dopa ha tutte le età, è ricco o povero, frustrato o realizzato e quindi non catalogabile. E non lo fa per vincere ma per battere un amico che gli arriva sempre davanti, per non farsi sfottere a causa di prestazioni modeste, per sentirsi gratificato. E tutto questo genera mezzo miliardo di giro d’affari e si può tranquillamente assimilare al narcotraffico. 
La Federciclismo ha voluto essere la prima federazione a reagire in modo deciso e netto, emanando, lo scorso 28 giugno, una normativa etica votata dal Consiglio Federale all’unanimità. 
Il Corriere della Sera la ha considerata un provvedimento «unico al mondo nel suo genere ed inevitabile» (articolo di Marco Bonarrigo, ndr). 
Punto cardine di questa nuova normativa è la autocertificazione etica, che si dovrà consegnare al rappresentante della squadra da parte di chi voglia tesserarsi quale cicloamatore, che attesti la totale estraneità a fatti legati al doping, anche se oggetto di sanzione scontata, sia essa di natura sportiva che comminata dalla giustizia ordinaria. 
A chi non ha il requisito etico sarà concessa solamente la tessera di ciclo turista e non potrà partecipare a gare e manifestazioni a valenza agonistica. 
La mendace autocertificazione, ai sensi di legge, è un reato, come tale passibile di sanzione penale. 
Ma c’è un altro punto cardine di questa normativa. 
Stante la presenza nel mondo amatoriale di squadre assimilabili a quelle dei professionisti, che sono strutturate esclusivamente per vincere, al punto che arrivano a pagare i loro corridori, sotto forma di rimborsi spese e/o compensazioni varie, onde eludere il divieto di corrispondere stipendi, si è stabilito che i professionisti potranno accedere dal mondo professionistico a quello amatoriale solo decorsi 4 anni (2 per le donne ed 1 per i dilettanti). 
In tal modo si intende stemperare quanto più è possibile l’esasperazione agonistica che certi passaggi senza soluzione di continuità generavano, creando fenomeni emulativi assai pericolosi e che spesso hanno portato all’uso di sostanze illecite oltre che a pratiche contrarie all’etica sportiva che spesso portano anche a compro mettere la sicurezza delle gare. 
La situazione era divenuta insostenibile e si è resa quindi necessaria una normativa adeguata e di eccezionale portata per arginare un’emergenza, divenuta sociale. 
Purtroppo la vastità del fenomeno ci sta facendo assistere a proteste di varia natura, anche se poco consistenti nella sostanza, a tentativi di eludere la normativa, a pressioni spesso indebite, a tentativi di boicottaggio destinati a naufragare perché la normativa è stata emanata e tutti gli Enti di promozione sportiva, facenti parte della Consulta del ciclismo, hanno aderito. 
E certe pressioni confermano che stavolta si è capito bene che si sta facendo sul serio e che certe pratiche non potranno continuare ad essere esercitate. 
Ma non basta. 
È necessario lo sforzo di ogni parte sana del movimento e quindi amatori, organizzatori, sponsor, ecc., che fortunatamente ne rappresenta la stragrande maggioranza anche se molto silenziosa, perché è indispensabile un radicale salto culturale, che ristabilisca un corretto approccio al mondo del ciclismo e quindi dello sport amatoriale. 
In tal modo si potrà anche favorire l’accesso di tanti ciclisti appassionati, oggi nauseati dalla situazione descritta, che non vedono l’ora di partecipare a manifestazioni pulite, sane, goliardiche, pregne di sano spirito agonistico, che oggi pedalano tenendosi ben distanti da granfondo ed eventi analoghi. 
Già molti organizzatori, a prescindere dalle normative, hanno applicato nei loro regolamenti norme etiche che prevedevano l’inibizione a chi ha avuto a che fare con il doping. 
Tra questi pionieri sono stati i partecipanti al Consorzio Five Stars League, che raccoglie alcune tra le più importanti granfondo italiane (Maratona delle Dolomiti, Novecolli, Sportful, Pinarello e Gimondi) e Granfondo Campagnolo Roma, assieme ad altri che oggi potranno godere di una normativa che finalmente sarà applicata da tutti. 

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Alle Tore domina Ferritto

domenica 17 novembre 2013 0 commenti

Questa mattina, a Sorrento, nella Pineta delle Tore da dove si possono ammirare contemporaneamente gli incantevoli scenari dei golfi di Napoli e Salerno si è corso il 2° Giro dei due Golfi per mountain bike. La gara valida quale seconda tappa del Campionato Regionale MTB dell’ACLI ha richiamato alla partenza una ottantina di concorrenti. Non è mancato il tocco esotico costituito da un concorrente dalle chiari origini orientali, a nome George Palattao, che ha pedalato nelle retrovie del gruppone curandosi più di ammirare il paesaggio che della prestazione sportiva.
A quella hanno pensato i soliti noti, primo fra tutti il vincitore Luigi Ferritto della FRW Oronero, che presa la testa della corsa già nel corso del primo dei sei giri in programma, ha aumentato progressivamente il vantaggio il vantaggio sui più diretti inseguitori, doppiando anche buona parte degli atleti in gara.
La seconda posizione è andata a Paolo Russo della ASD Ciclosport Team Racing. Sul podio anche Esposito Raffaele della ASD Black Panthers Cicli Magnum che ha dovuto combattere anche con la superstizione visto che gli era stato assegnato il dorsale 17. Quarto posto per Vincenzo Di Luca della ASD Ciclosport Team Racing, e quinto per Onofrio Monzillo della ASD Bike & Sport Team MTB.
Quasi perfetta l’organizzazione del Velosport Sorrentino presieduto da Michele Pepe, a cui va però rimproverato ancora una volta, così come la scorsa edizione, la non completa tracciatura del percorso. Una piccola imperfezione che sicuramente sarà limata l’anno venturo. Il percorso di gara è molto bello ed è adatto anche ai principianti. Diventerebbe ancora più bello se tracciato in modo professionale. L’ideale sarebbe trasformarlo in un percorso quasi permanente dove pedalare in mezzo alla natura e lontano dai pericoli della strada.

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La Consulta ciclistica, dichiara la linea dura contro il doping

martedì 15 ottobre 2013 0 commenti

Ieri pomeriggio, presso i locali della Federciclismo alla Curva Nord dello Stadio Olimpico a Roma, si sono riuniti i responsabili delle sezioni ciclismo degli enti appartenenti alla Consulta. La FCI era rappresentata dall'avv. Gianluca Santili, responsabile della Struttura Amatoriale Nazionale (SAN) e da Elvezio Pierandi, responsabile per la SAN dell'apparato granfondo. Pierandi ha rappresentato anche ASSOFONDO, l'associazione che raccoglie gli organizzatori di granfondo, del quale ne è dirigente.
Tre i temi in discussione: Certificazione etica; Ex agonisti; Regolarità manifestazioni ACSI

CERTIFICAZIONE ETICA ATLETI 
Con sommo dispiacere degli interessati, la Consulta, unita all'unanimità, ha confermato la Certificazione Etica (CE), così come era esposta nelle Norme Attuative della FCI-SAN, con qualche chiarimento. Innanzi tutto tale documento sarà indispensabile per il tesseramento, così come lo è la visita medica. Nella CE il singolo atleta certificherà di NON avere mai avuto squalifiche per doping superiore ai sei mesi, così come dichiarerà di non essere indagato o essere rinviato a giudizio da parte della Magistratura per fatti legati al doping. Nel caso di proscioglimento delle accuse o innocenza a fronte del giudizio, l'atleta potrà tornare a correre senza problemi.
Il presidente di società avrà il DOVERE di CUSTODIRE tale documento (così come la visita medica), ma non di verificarne la veridicità. Ogni dichiarazione mendace ricadrà completamente sul singolo atleta.
Sulla CE l'atleta dovrà anche certificare di non essere un ex agonista per il periodo già specificato nelle Norme Attuative. In questo caso il controllo sarà semplice in quanto la FCI metterà a disposizione la lista dei tesserati agonisti e i relativi anni di tesseramento.
La CE verrà fatta firmare anche ai tesserati stranieri e ai tesserati giornalieri, in fase di iscrizione alle manifestazioni.
Se ne deduce, però, che ahinoi, il controllo di tali informazioni è di fatto complicatissimo e sarà affidato alla delazione. Sarà infatti compito di chi conosce la situazione intima dell'"amico", o meglio del nemico, a doverne fare denuncia, a fronte della quale scatteranno gli opportuni controlli.

EX AGONISTI
Viene confermato quanto riportato nel paragrafo 1.1.02 delle Norme Attuative FCI-SAN 2014. "Nelle Gran Fondo, Fondo e Medio Fondo, gli ex atleti agonisti M/F quali ex Prof essionisti, ex Elite, ex Under 23 ed ex Donne Elite, ricompresi nei periodi sotto riportati, comunque tesserati, partecipano solo previo invito scritto della Società organizzatrice, sono esclusi da qualsiasi classifica individuale e di società e dovranno evitare in ogni modo di alterare lo svolgimento della gara.

Detti periodi comprendono:
• atleti con contratto da professioni sta (Elite con contra tto): anni 4 successivi all'ultimo anno di contratto;
• atleti U23: anni 2 e comunque non prima del compimento del 25 anno di età (ovve ro dal giorno successivo);
• atleti U23 che abbiano un solo anno di tesseramento: anni 1;
• atleti Elite senza contratto: anni 2;
• donne élite: anni 2;"
A breve la Consulta ufficializzerà le decisioni prese con la pubblicazione del verbale d'assemblea e del comunicato stampa ufficiale, consultabile sul sito della Consulta stessa.

REGOLARITA' DI MANIFESTAZIONI ACSI
Chi pensava che il caso ACSI-UDACE fosse chiuso si stava sbagliando di grosso. Un altro anno è passato, ma pare che ancora numerosi comitati provinciali, e le ASD a loro collegate, non siano ancora in regola con quanto stabilito dal CONI. Di questo ne parla anche Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico, in una lettera inviata ad ACSI, dove diffida, dopo avere effettuato gli opportuni controlli, le società sportive legate ad alcuni CP, diciamo, "dissidenti".
L'avv. Emiliano Borgna, responsabile della sezione ciclismo di ACSI, ha prodotto una quantità enorme di missive inviate ad altrettanti comitati provinciali (tutto il Piemonte, Milano e alcune lombarde, alcune venete, e altre sparse per l'Italia), che verranno pubblicate sul sito ACSI nella sezione Ciclismo.
Detti comitati, ma soprattutto le ASD a loro collegate, pare siano state diffidate dall'organizzare manifestazioni dal 1° ottobre. Va quindi posta una particolare attenzione alla partecipazione alle manifestazioni ACSI (soprattutto che inizia la stagione del ciclocross), per verificare che queste siano autorizzate e quindi coperte da regolare assicurazione in caso di incidenti.
Per ogni chiarimento e/o informazione rivolgetevi direttamente all'ACSI.

PROSSIMA RIUNIONE TECNICA
Entro l'11 di novembre la Consulta si riunirà nuovamente per discutere, o meglio definire, i dettagli del regolamento tecnico delle granfondo. Di sicuro sappiamo che le ammiraglie spariranno. Non ci resta che attendere tale riunione per capire esattamente come ci si dovrà comportare da metà Febbraio in occasione della Granfondo di Laigueglia.

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Piano, si corre stasera il Memorial Salvatore Iaccarino

venerdì 13 settembre 2013 0 commenti

Si corre stasera a Piano di Sorrento, con partenza alle ore 20.30  la seconda edizione del Memorial Salvatore Iaccarino, gara ciclistica amatoriale, organizzata dal Velosport Sorrentino in collaborazione con la Cooperativa sociale Il Pellicano e l’Arciconfraternita Morte ed O
razione.
Secondo le ultime informazioni ricevute dagli organizzatori, il campo partenti dovrebbe essere di circa 60 unità. Tra i favoriti i locali Raffaele Cinque, Raffaele Staiano e Mauro Coppola, il boschese Luigi Severino Balzano, i fratelli napoletani Gaetano e Massimo Del Prete. Mancherà il vincitore della passata edizione, il casertano Antonio Valletta.
Da percorrere 25 giri di un circuito cittadino di km 2,200 che inizia e finisce sul Corso Italia in corrispondenza di Piazza Cota. Il circuito sarà percorso in senso antiorario, questo vuol dire che il Corso Italia verrà affrontato in salita. Partiti da Piaza Cota si proseguirà in direzione di Meta. Arrivati al bivio di via Bagnulo si proseguirà passando davanti al Tre Esse per poi svoltare a sinistra imboccando Via dei Pini in discesa. Si proseguirà sempre in discesa su via Bagnulo, svoltando poi a sinistra in Via Carlo Amalfi passando dinanzi alle sedi del Pellicano e dell’Arciconfraternita Morte ed Orazione, le due organizzazioni preso cui prestava la propria opera il compianto Salvatore Iaccarino cui la gara è dedicati. Arrivati all’incrocio si tirerà dritto, svoltando successivamente a sinistra su Via delle Rose che sarà percorsa fino al bivio per Piazza Mercato. Quindi si svolterà a destra e successivamente a sinistra, costeggiando il mercato ortofrutticolo, andando ad imboccare il Corso Italia. Gli ultimi 300 metri del circuito non presenteranno alcuna curva e saranno su strada larga ed in leggera salita (2%). Il tratto più impegnativo sarà proprio quello conclusivo, e in caso di arrivo di un gruppetto, bisognerà ritardare il più possibile il momento della volata, per non correre il rischi di essere beffati negli ultimissimi metri.

Le strade interessate dalla gara saranno chiuse al traffico dalle 20.15 alle 22.30

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A Piano, ciclismo sotto le stelle

mercoledì 28 agosto 2013 0 commenti

Il 13 settembre prossimo le strade del Comune di Piano di Sorrento torneranno ad essere teatro di una gara ciclistica. Per quel giorno, infatti, il Velosport Sorrentino di Michele Pepe ha messo in programma la seconda edizione del Memorial Salvatore Iaccarino che lo scorso anno vide trionfare in solitaria il casertano Antonio Valletta.
Molte le novità rispetto alla prima edizione. Innanzitutto l’orario di partenza. Lo scorso anno si partì alle 8.30 del mattino. Quest’anno si correrà di sera, con partenza alle ore 20.30. Cambia anche il senso di marcia. Il circuito sarà percorso in senso antiorario, questo vuol dire che il Corso Italia verrà affrontato in salita, con arrivo (partenza) posto in corrispondenza di Piazza Cota. Da lì si proseguirà in direzione di Meta. Arrivati al bivio di via Bagnulo si proseguirà passando davanti al Tre Esse per poi svoltare a sinistra imboccando Via dei Pini in discesa. Si proseguirà sempre in discesa su via Bagnulo, svoltando poi a sinistra in Via Carlo Amalfi passando dinanzi alle sedi del Pellicano e dell’Arciconfraternita Morte ed Orazione, le due organizzazioni preso cui prestava la propria opera il compianto Salvatore Iaccarino cui la gara è dedicati. Arrivati all’incrocio si tirerà dritto, svoltando successivamente a sinistra su Via delle Rose che sarà percorsa fino al bivio per Piazza Mercato. Quindi si svolterà a destra e successivamente a sinistra, costeggiando il mercato ortofrutticolo, andando ad imboccare il Corso Italia. Gli ultimi 300 metri del circuito non presenteranno alcuna curva e saranno su strada larga ed in leggera salita (2%). Il tratto più impegnativo sarà proprio quello conclusivo, e in caso di arrivo di un gruppetto, bisognerà ritardare il più possibile il momento della volata, per non correre il rischi di essere beffati negli ultimissimi metri. 

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La FCI mette al bando i dopati

sabato 29 giugno 2013 0 commenti

Quello di ieri è stato un brutto giorno per tutti quelli amatori che in passato hanno fatto ricorso a prodotti dopanti per alterare le proprie prestazioni. Un giorno che ricorderanno per tutta la vita.
Il Consiglio Federale della Federciclismo, riunitosi a Bologna, ha infatti approvato la normativa che disciplinerà il settore amatoriale dal 1° gennaio 2014.
Dopo l’attenta analisi del settore amatoriale, il confronto con i principali organizzatori e la verifica con i comitati regionali, profondi conoscitori delle realtà locali, la struttura nazionale amatoriale ha predisposto la nuova normativa approvata oggi dal CF. 
In linea con l’azione portata avanti per rendere sempre più efficace il contrasto al doping attraverso la prevenzione, il controllo e le punizioni (quali l’inibizione alla maglia azzurra di tutti gli atleti sanzionati), il regolamento segna una ferma presa di posizione anche nei confronti degli amatori.
Le principali innovazioni normative, che si auspica vengano fatte proprie da altre federazioni e dagli Enti di promozione sportiva, sono volte a favorire il pieno ripristino delle logiche amatoriali e del divertimento, con una grande attenzione alla salute dei praticanti:
Divieto del tesseramento quale cicloamatore a chi ha avuto squalifiche per doping. 
Graduato il tempo di passaggio dall’attività agonistica di alto livello a quella amatoriale (4 anni di stacco per i professionisti, 2 per e donne e 1 per i dilettanti) onde stemperare il tasso agonistico che stava snaturando le finalità amatoriali a scapito della grande massa dei partecipanti.
Saranno studiati eventuali esami aggiuntivi per l’abilitazione all’attività degli over 40.
Stabiliti severi standard di qualità organizzativi per la sicurezza delle manifestazioni, che saranno certificati da tecnici federali.

Ufficio Stampa FCI

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Ciclista denunciato per doping

sabato 8 giugno 2013 0 commenti

Un ciclista di Ragusa è stato denunciato dalla Squadra mobile di Ragusa perché trovato in possesso di sostanza dopanti.
L'atleta, 44 anni, del circuito regionale amatoriale delle gare di mountain bike, è stato trovato in possesso di nove confezioni integre Peptides UK, soluzione iniettabile in siringa preriempita, quattro confezioni di Neorecormon, tre di Eprex, una di Aranesp Dorbepoetin, dieci fiale di Epargriseovit, quattordici confezioni di Ferlixit, dieci di Dobetin, oltre a materiale sanitario per flebo e prelievi vari, tutte sostanze dopanti e anabolizzanti elencate nel decreto del ministero della Salute del 2002.

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Doping positivo il russo Novikov

venerdì 7 giugno 2013 0 commenti

Da quando è terminato il Giro d’Italia i casi di doping si susseguono con frequenza quasi giornaliera. L’ultimo a cadere nella rete dei controlli è stato il 23enne russo Nikita Novikov che è risultato positivo in un controllo a sorpresa dello scorso 17 maggio: Il Laboratorio Wada di Barcellona ha riscontrato nel campione A del corridore della Vacansoleil l'Ostarina (Hydroxy-ostarine / O-dephenyl-ostarin), uno steroide anabolizzante non in commercio, ma in fase di sviluppo da parte delle case farmaceutiche. 
L' UCI ha immediatamente sospeso il corridore invitando, come da regolamento, la Federazione russa ad aprire un procedimento disciplinare contro lo stesso, fermo restando che il corridore ha diritto alle controanalisi. 
Nel 2011 Novikov era stato uno dei migliori Under 23 vincendo in pochi mesi il Giro di Slovacchia e Tour des Pays de Savoie e piazzandosi poi terzo al Giro della Valle d'Aosta: era passato professionista con la Vacansoleil nel 2012 ma nella massima categoria non ha ottenuto alcun risultato di rilievo.
Novikov, era nella preselezione della Vacansoleil per il Giro d'Italia ma poi non era stato schierato al via.
Il team manager Daan Luijkx si dice molto deluso: «Alla fine del 2011 abbiamo investito su Novikov ma da quel momento non ha mai raggiunto i livelli che era lecito attendersi di spiegare come questa positività devasti tutta la squadra. Abbiamo sempre cercato di creare un ambiente sicuro per i nostri corridori, nel solco della massima pulizia, ma evidentemente non basta. Ho parlato con il corridore la scorsa notte, mi ha detto di essere innocente, staremo a vedere».

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Serebryakov positivo all'Epo

giovedì 6 giugno 2013 0 commenti

Già sospeso ad inizio stagione per una positività nel mese di marzo, il corridore russo Alexander Serebryakov è di fronte a nuovi guai con l'antidoping che potrebbero costargli una squalifica molto più lunga: il laboratorio di Colonia, infatti, sta rianalizzando dei vecchi campioni usando un nuovo test per l'EPO messo a punto dalla WADA, molto più sensibile e utile nell'identificare l'uso di microdosi, e queste nuove analisi è emersa un'altra positività all'EPO di Serebryakov in un controllo a sorpresa datato 21 febbraio 2012. 
Nella passata stagione Serebryakov correva nel Team Type 1 e aveva ottenuto 11 vittorie, tra cui a Philadelphia International Classic: grazie a questi ottimi risultati ed al relativo punteggio era stato ingaggiato dall'Euskaltel per garantirsi una licenza World Tour.

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Santambrogio positivo all'Epo

lunedì 3 giugno 2013 0 commenti

Il ciclista italiano Mauro Santambrogio è risultato positivo all'Epo ad un controllo antidoping effettuato il 4 maggio, al termine della prima tappa del Giro d'Italia. Il test è stato disposto dall'Uci e la positività è stata riscontrata dal laboratorio di Roma. Il ciclista lombardo, vincitore della quattordicesima tappa e poi nono nella classifica finale della corsa rosa, è tesserato per la Vini Fantini-Selle Italia, la stessa squadra per la quale correva Danilo Di Luca, anche lui trovato positivo all'Epo poco prima del Giro.
Subito dopo che si è diffusa la notizia della positività Mauro Santambrogio è stato interpellato dalla stampa per conoscere la sua versione dei fatti. Questa la sua giustificazione a caldo: ''Posso solo dire che sono incredulo per quello che è successo e chiederò prima possibile le controanalisi''.
Contemporaneamente l'Unione ciclistica internazionale ha comunicato che Mauro Santambrogio è ''stato sospeso provvisoriamente'', dopo essere stato trovato positivo. ''La decisione - fa sapere l'organismo – è stata presa dopo una relazione del laboratorio accreditato dalla Wada, a Roma, per un controllo delle urine del corridore''. ''Santambrogio - conclude l'Uci - adesso ha il diritto di richiedere le controanalisi''.
Infine ecco il commento del ds della Vini Fantini-Selle Italia (la squadra di Santambrogio), Luca Scinto, alla notizia della positività del corridore. ''Sono davvero amareggiato, colpito, nauseato. Evidentemente, la mamma degli imbecilli è sempre incinta. Non so cosa stia succedendo, non trovo le parole per spiegarlo: cosa dovrei dire? A questo punto smetto col ciclismo, perché non c'è proprio da fidarsi dei corridori. Se lo avevo fra le mani, lo picchiavo. Ora siamo tutti rovinati''. 

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Di Luca positivo. Citracca: chiederemo i danni

venerdì 24 maggio 2013 0 commenti

Comunicato stampa Vini Fantini Selle Italia

A seguito della notizia di positività di Danilo Di Luca ad un controllo antidoping fuori competizione eseguito in data 29 Aprile, il team Vini Fantini Selle Italia tramite il proprio team Manager Angelo Citracca specifica quanto segue: "Danilo Di Luca è un atleta che non faceva parte del nostro gruppo, non voluto dal team e che è stato inserito in organico per volontà del nostro Main Sponsor Valentino Sciotti, che per amicizia e vicinanza territoriale al corridore, ha insistito e creato le condizioni per l'inserimento dello stesso in organico. Danilo Di Luca, più volte coinvolto in vicende legate al Doping e già squalificato per violazioni simili, ha ricambiato la fiducia di un amico e grande imprenditore con l'ennesimo sbaglio, sbaglio le cui conseguenze colpiscono, incolpevolmente, la Vini Fantini Selle Italia. L'atleta, già rientrato a seguito di una squalifica con altri team, non rientrava nella filosofia e nei programmi della nostra squadra, impegnata da anni nella scoperta e formazione di giovani atleti. A seguito della notizia, appresa con dispiacere in mattinata, il team ha provveduto al licenziamento in tronco dell'atleta, intimando allo stesso di allontanarsi con mezzi propri. A questo punto, la Vini Fantini Selle Italia procederà anche in sede civile per la richiesta di risarcimento danni verso l'atleta, in ossequio al regolamento interno sottoscritto da tutti i componenti del team".
Appresa la notizia, il direttore sportivo Luca Scinto, amareggiato, sottolinea: "Sono distrutto, io non ho mai voluto Di Luca in squadra e non ne ho mai fatto mistero con nessuno, ricevendo anche diverse critiche. Costruiamo il nostro gruppo sui sacri valori del ciclismo e abbiamo fatto l'errore di assecondare la richiesta, più volte espressa, del nostro main sponsor, che da imprenditore di successo appassionato di questo sport ci ha chiesto di provare a dare fiducia ad un atleta a lui caro per amicizia. Purtroppo questa fiducia è stata ripagata con un errore incredibile, di cui non riesco ancora a capacitarmi".
Fa eco alla delusione di Scinto, l'amarezza profonda del Main Sponsor, Valentino Sciotti, che dichiara: "Cosa dire, io ho voluto e creduto nell'uomo e nell'atleta ed è giusto che sia io a prendermi tutte le colpe perchè ho sbagliato. Forse ho sbagliato a credere che dopo un errore ci si possa redimere ed imparare a non ripetere gli errori, forse ho sbagliato a voler aiutare una persona che ho visto in difficoltà, forse ho sbagliato a seguire i valori di quell'educazione religiosa che la mia famiglia mi ha dato, forse ho sbagliato nel credere che che quando parli con una persona guardandolo negli occhi, puoi leggere anche il suo cuore. Sta di fatto che ho sbagliato e di questo debbo farne ammenda e chiedere scusa ai tifosi, al Team, agli altri sponsor, ai miei soci, a tutti gli altri ciclisti che stanno correndo il Giro in modo corretto e leale ed a tutti quei giovani atleti che verranno scossi da una simile notizia".

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Danilo Di Luca positivo all'Epo

Clamoroso: Il ciclista della Vini Fantini Danilo Di Luca è risultato positivo all'Epo in un test antidoping a sorpresa effettuato il 29 aprile a quando era a casa sua. Di Luca era già stato trovato positivo al cera al Giro 2009 e per quella positività aveva contato una squalifica di 24 mesi.
La positività è stata accertata quando Di Luca non aveva ancora  firmato il contratto che lo lega alla Vini Fantini di Luca Scinto. Prima del Giro Di Luca aveva disputato solo due gare. 
Si dice che il periodo del doping sia ormai alle spalle, ma poi ogni tanto spunta qualcuno che non riesce a fare a meno dell'aiutino della chimica. 
Attualmente il killer di Spoltore era al 26° posto in classifica generale a 33'33" di distacco da Vincenzo Nibali.


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Coppola vince ad Atena Lucana

sabato 18 maggio 2013 0 commenti


Questo pomeriggio sul traguardo di Atena Lucana (Sa) il sorrentino Mauro Coppola si è aggiudicato a braccia alzate, con un lieve distacco sul gruppo l’Undicesimo Trofeo Bowling Athena, gara ciclistica della categoria amatori. 
Mauro Coppola, che corre per il Velosport Sorrentino, è al terzo successo stagionale . In precedenza  si era imposto nella cronometro Amalfi-Positano ed aveva vinto la classifica a punti della Due giorni in costiera.
La volata del gruppo è stata vinta da Antonio Valletta (Rummo Iannicelli Calcagni Novellino).

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Piano: Girini attenti alle buche assassine

domenica 5 maggio 2013 0 commenti


Negli ultimi giorni l’amministrazione comunale di Piano di Sorrento ha rimesso in ordine il manto stradale di tutte le strade interessate dal passaggio del Giro d’Italia in modo da scongiurare il più possibile il rischio di incidenti ai ciclisti.
Tutto bene? Niente affatto. Se si va in Via Mercato ci si accorge subito che lì dove ci sono le grate per la raccolta delle acque pluviali si sono creati dei dislivelli di circa 10 cm tra il nuovo tappeto di asfalto e quello precedente. Delle vere e proprie voragini delle dimensioni di circa 30 cm di diametro dove se ci finisci dentro distruggi completamente una bicicletta ma rischi di danneggiare seriamente anche una moto o un auto.
Normalmente queste buche non danno alcun problema perché si trovano nello spazio destinato alla sosta. Lunedì però in quella zona ci saranno i divieti di sosta, per cui è molto probabile che qualche ciclista in rimonta possa finirci rischiando di farsi male. 
Essendo molto bene a conoscenza dei rischi che si corrono in bicicletta, abbiamo dato grande importanza alla segnalazione fotografica pervenuta da un amico e la proponiamo qui con la speranze che l’ufficio tecnico del comune possa prendere i dovuti provvedimenti prima del passaggio della corsa. 



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Nibali sarà all’Atlantic Palace


Credendo di fare cosa gradita ai numerosi appassionati di ciclismo della penisola sorrentina pubblichiamo qui di seguito la lista degli alberghi in cui pernotteranno le varie squadre.
L’hotel più affollato sarà l’Hilton Sorrento Palace che oltre alla direzione della corsa ospiterà ben 8 squadre. Andando in ordine alfabetico, in via Sant’Antonio troveremo la AG2R La Mondiale di Domenico Pozzovivo, la Blanco Pro Cycling Team di Robert Gesink, la Lampre-Merida di Michele Scarponi e Filippo Pozzato, la Lotto Belisol, la Orica Greenedge di Mattew Goss, la Radio Shack Leopard di Yaroslav Popovich, la SKY di Bradley Wiggins e la Argos Shimano del cinese Ji Cheng.
L’Hotel Vesuvio ospiterà la BMC di Cadel Evans e Taylor Phinney, la Euskatel Euskadi del campione olimpico di Pechino, Samuel Sanchez, la FDJ del campione francese Nacer Bouhannni, la Garmin Sharp della maglia rosa uscente Ryder Hesjedal, e la Katusha di Luca Paolini, che annovera tra il personale al seguito uno dei pochi campani della caravona, il massaggiatore Peppe Desiderio in passato nell’organico della APD Penisola Sorrentina di Francesco Pepe.
L’Astana di Vincenzo Nibali e Valerio Agnoli sarà ospite dell’Atlantic Palace. La Cannondale di Elia Viviani e Damiano Caruso pernotterà al Grand Hotel Aminta.
La Vini Fantini Selle Italia di Stefano Garzelli e Danilo Di Luca sarà all’Hotel Delfino di Massa lubrense insieme alla Saxo Tinkoff di Daniele Bennati.
L’Hotel la Residenza (via Rota 44) ospiterà la Movistar di Eros Capecchi e Giovanni Visconti e la  Omega Pharma-Quick Step di Mark Cavendish. La Vacansoleil di Marco Marcato sarà al Johanna Park (via Nastro Verde 25).
A Sant’Agnello saranno ospitate la Androni Giocattoli del campione d’Italia Franco Pellizotti (Parco del Sole) e il Team Colombia (Grand Hotel La Pace).
Infine, chi volesse far visita alla Bardiani CSF di Sacha Modolo dovrà spostarsi fino all’Hotel o’ Sole Mio di Sant’Agata.
   

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Cavendish in rosa a Napoli

sabato 4 maggio 2013 0 commenti


È Mark Cavendish il primo vincitore di tappa e la prima maglia rosa del Giro d'Italia 2013, giunto alla novantanovesima edizione. Dopo i 130 chilometri del circuito cittadino di Napoli, l'inglese della Omega Pharma-Quick Step ha vinto la volata, battendo Elia Viviani, secondo, e il francese Nacer Bouhanni, terzo. La frazione si è conclusa con una decina di corridori che si sono giocati la vittoria, dopo che una caduta nel finale aveva spezzato in due il gruppo. Nell’incidente avvenuto a meno di tre chilometri dal traguardo della Rotonda Diaz sono rimasti coinvolti tra gli altri Gavazzi e Chicchi. 
La tappa è stata caratterizzata dalla lunga fuga dell’australiano della Cannondale Cameron Wurk ripreso dal gruppo ameno di 20 km dall’arrivo.  
Mark Cavendish, in conferenza stampa, ha fatto i complimenti a Napoli per l'organizzazione: "È la città più caotica in cui sono mai stato, ma devo dire che l'organizzazione è stata incredibile, mi tolgo il cappello di fronte allo sforzo compiuto dal Comune". Quindi guarda avanti: "Farò del mio meglio, assieme al mio team, per conservare la maglia rosa". L'Omega Pharma-Quickstep domani a Ischia dovrà fare a meno di un uomo importante come Tony Martin, specialista delle cronometro: "Cercheremo di fare del nostro meglio - aggiunge Cavendish - siamo forti e possiamo disputare una buona tappa. Oggi si sono registrare diverse cadute, ma non so dire se questo evento sia da ricondurre alle condizioni del manto stradale o legato al nervosismo dei corridori, chiamati al primo esame di questo Giro. Quando si gareggia su un circuito, in ogni caso, le cadute fanno parte del gioco. Il tracciato della tappa non era pericoloso, anzi devo dire che mi è piaciuto molto".



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