La Viruts Avellino vince 5-2 a Sant'Agnello. Arbitro protagonista sciagurato

domenica 8 ottobre 2017 Lascia un commento

SANT’AGNELLO – VIRTUS AVELLINO 2-5

SANT’AGNELLO (4-3-3) Stinga; Buonomo, Esposito, Palladino, Breglia (35’ st Zarrella); Perna (1’ st Lazzazzara), Serrapica (28' st Gargiulo L.), Nocerino; Veniero (1’ st De Stefano), Lauro, Minicone. A disp: Zurino, D’Esposito, Marino. All: Russo.
VIRTUS AVELLINO (4-3-1-2) Giliberti; De Riso, Cuomo (28’ st Shullazi), Lattarulo, Oliva; Viscido (39’ st Gaita), Rega, Alleruzzo; Palmariello (1’ st Lippiello); D’Acierno (43’ st Barbuto), Torsiello (31’ st Ripoli). A disp: D’Angelo, Caggiano. All: Criscitiello.
Arbitro: Roberto Russo di Salerno (Passaro/Longobardi).
Reti: 7’ pt Alleruzzo rig. (V), 29’ pt Torsiello (V), 39’ pt Minicone rig. (S), 5’ st Lauro (S), 15’ st D’Acierno (V), 41’ st D’Acierno (V), 43’ st Alleruzzo (V).
Note: Espulsi: Lauro (S) al 18’ st e Palladino (S) al 36’ st per gioco violento. Ammoniti: Serrapica (S), Esposito (S), Rega (V), D’Acierno (V), Oliva (V), Lippiello (V). Corner: 3-2. Recupero: 2’ pt, 5’ st.

Stamattina abbiamo assistito al match di Eccellenza fra l’FC Sant’Agnello e la Virtus Avellino che vedeva contrapposti diversi ex del Sorrento. Stinga, Buonomo, Breglia, Veniero e De Stefano da una parte, Viscido, Shullazi e l'ex presidente Genovese (oggi assente) dall'altra. L’incontro terminato 5-2 in favore degli ospiti è stato ampiamente falsato dal comportamento da Prima Donna dell’arbitro Roberto Russo di Salerno che ha fischiato a getto continuo per tutti i 97 minuti di gioco decretando 2 calci di rigore, 2 espulsioni e ben 6 ammonizioni, scontentando entrambe le squadre e i rispettivi sostenitori. Da spettatore neutrale posso affermare che arbitri come questo non fanno bene al mondo del calcio ma purtroppo molto spesso sono proprio quelli che fanno carriera. A tratti mi è sembrato di rivedere Pairetto figlio che faceva già un sacco di danni quando arbitrava in Lega Pro ma che incredibilmente è arrivato fino alla serie A dove continua a far danni e continuerà a farli per chissà quanti altri anni a venire. Con un altro arbitro probabilmente avrebbe vinto ancora la Virtus Avellino, ma il risultato finale sarebbe stato sicuramente diverso e ci sarebbero state un minor numero di sanzioni disciplinari. Detto questo vi rimando al resoconto del match stilato da bravissimo Giovanni Minieri:

Lunch match indigesto per il Sant’Agnello, che incassa il primo ko stagionale davanti al proprio pubblico in una gara condizionata da un approccio troppo molle nella prima mezz’ora di gara che permette agli ospiti di trovarsi subito sul doppio vantaggio senza strafare. Come se ciò non fosse già sufficiente, un arbitro fin troppo protagonista regala un rigore piuttosto generoso dopo appena 7 giri di lancette, e poi dà il meglio di sé sanzionando un normale scontro di gioco sugli sviluppi di un corner con un inspiegabile rosso diretto per Lauro. L’ariete classe 2000, autore del meritato gol valso il momentaneo 2-2, finisce sul portiere nel tentativo di staccare sul palo lungo per completare la rimonta: la giacchetta nera ritiene sussistano i presupposti di un’entrata scomposta, e lascia il Sant’Agnello in 10 tra lo sconcerto generale. Ineccepibile invece l’espulsione di Palladino, autore di un brutto fallo di frustrazione su Viscido nella propria trequarti, con il centrocampista irpino costretto ad uscire in barella.
“Abbiamo approcciato la partita come domenica scorsa ad Agropoli, solo che questa volta c’e stata una reazione di orgoglio pervenendo al pareggio. Fa rabbia aver regalato 3 punti a causa di errori madornali, poi in doppia inferiorità numerica non c’è stata più partita, con la quarta rete in contropiede che ha tagliato definitivamente le gambe a una squadra che poi è uscita dal campo. Le responsabilità di questo passo falso sono esclusivamente mie, ma nel chiuso dello spogliatoio analizzeremo gli errori commessi perché continuando su questa strada non si va da nessuna parte” Questa l’analisi del mister Giulio Russo che poi aggiunge: “Non siamo stati bravi a far girare la gara dalla nostra parte: sullo 0-1 Veniero ha avuto una grossa chance per riaprire la gara, ma a porta sguarnita non è riuscito ad inquadrare la porta, mentre con un pizzico di cattiveria in più potevamo andare già al riposo sul 2-2. La cosa peggiore è stata però la mancanza di fame nel momento in cui abbiamo ripreso per i capelli una partita che potevamo ribaltare sulle ali dell’entusiasmo. Il pari doveva essere un punto di partenza, invece dopo il gol di Lauro la squadra si è seduta come se avesse già raggiunto il proprio obiettivo. Parleremo a fondo alla ripresa, perché chi ha paura non può giocare a calcio. La seconda espulsione è dettata proprio dall’ira che scatta quando vedi crollarti il mondo addosso per una prestazione interna non soddisfacente, finendo con il commettere stupidaggini che poi andranno a pesare soprattutto sulle prossime partite”.
Il Sant’Agnello possiede una fisionomia già ben chiara, e riparte dal 4-3-3 di Agropoli con l’unico cambio in mediana dove De Stefano siede inizialmente in panchina sostituito da Perna che va a ricoprire il ruolo di interno, con Serrapica e Nocerino a completare la zona nevralgica del campo. Esposito e Palladino fanno da scudo a Stinga con Buonomo e Breglia a sfrecciare sulle corsie esterne, mentre il peso offensivo poggia sulle spalle del trio Veniero-Lauro-Minicone.
Stinga si fa subito trovare pronto su calcio piazzato di Torsiello, mentre dopo appena 7 giri di lancette la Virtus Avellino passa in vantaggio grazie ad una massima punizione sulla quale resta più di qualche dubbio. Su una palla persa in uscita Torsiello s’invola sulla sinistra, pallone teso sul secondo palo dove D’Acierno si lascia andare inducendo l’arbitro a decretare la massima punizione: Alleruzzo non perdona dagli 11 metri portando gli irpini avanti. All’11 Torsiello converge da destra verso il centro costringendo Stinga agli straordinari per allontanare una bordata violenta da distanza ravvicinata, poi Veniero ha sul destro l’opportunità di riacciuffare subito il match: ma il tap-in a porta vuota su assist di Minicone termina oltre la trasversale. Al 17’ il numero 10 santanellese si guadagna un calcio di punizione all’altezza del vertice sinistro dell’area di rigore: sassata potente e precisa che esce di un nulla tra la disperazione degli astanti. Palladino legge perfettamente la verticalizzazione su Torsiello, poi lo stesso difensore biancazzurro prova a pennellare su calcio piazzato da posizione defilata, ma Giliberti vola strozzando l’urlo in gola al corazziere classe ’92 che già pregustava il 2° acuto stagionale dopo la rete all’esordio contro il Solofra. Al 23’ si accende Minicone, slalom speciale tra le maglie della difesa irpina con battuta finale che Giliberti fa sua distendendosi alla propria sinistra. Al 29’ nuova topica arbitrale, con la Virtus Avellino che beneficia di un calcio piazzato per un intervento di Esposito su D’Acierno nettamente sul pallone. Ne nasce uno schema con palla per Torsiello, parabola incredibile da 40 metri che termina la propria corsa all’incrocio con Stinga che può solo osservare attonito il pallone insaccarsi alle proprie spalle. Il Sant’Agnello preme, si proietta con forza in avanti, ed al 39’ si vede concedere un calcio di rigore solare sugli sviluppi di una sortita offensiva di Lauro. Dal dischetto si presenta con personalità Minicone, che riscatta l’errore contro il Sorrento confermandosi top-scorer biancazzurro con 3 reti in 5 gare. Forcing santanellese prima del riposo con Buonomo che si rende pericoloso con una conclusione a incrociare sulla quale nessuno attacca la profondità e l’azione inevitabilmente sfuma.
In avvio di ripresa Minicone semina il terrore nella retroguardia ospite, respinta corta della difesa seguita da una gran botta di Nocerino murata. Al 49’ il Sant’Agnello trova il meritato gol del pari. Lancio con il contagiri di Palladino a liberare Breglia alle spalle del terzino, cross sul secondo palo per la deviazione vincente in spaccata di Lauro che può finalmente festeggiare il 1° centro stagionale. La gara diventa vibrante e gli estremi difensori salgono in cattedra: Stinga è miracoloso su Torsiello, quindi Giliberti mantiene la partita in equilibrio uscendo a valanga su Lazzazzara. La gara è ricca di capovolgimenti di fronte, e nulla lascia presagire l’inaspettato colpo di scena attuato dal direttore di gara che lascia il Sant’Agnello in 10 allontanando Lauro per un normale intervento di gioco sugli sviluppi di un corner. La squadra di Giulio Russo accusa il colpo, incassa il nuovo vantaggio irpino firmato D’Acierno e dopo alcuni interventi strepitosi di Stinga che mantengono a galla la compagine costiera, la folle entrata di Palladino su Viscido mette i titoli di coda alla partita con la Virtus Avellino che dilaga nei minuti finali con D’Acierno e Alleruzzo.


Giovanni Minieri (Area Comunicazione FC Sant'Agnello)

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