Il Sorrento non va oltre il pari col Gavorrano

domenica 2 marzo 2014 Lascia un commento

SORRENTO – GAVORRANO 1-1

SORRENTO (4-4-2): Miranda; Imparato, Villagatti, Terminiello (62’ Caldore), Pantano (79’ Canotto); Catania, Coppola, Danucci, Maiorino (65’ D’Anna); Innocenti, Musetti. A disposizione: Polizzi, Lettieri, Vitale, Improta. Allenatore: Simonelli.
GAVORRANO (3-5-2): Forte; Fatticcioni, Miano, Sirignano; Lucarelli, Guitto (86’ Caciagli S.), Caciagli M. Bianchi (81’ Esposito), Ropolo; Zizzari (69’ Nocciolini), Santini. A disposizione: Grossi, Cenerini, Caciagli, Fossati, Tempesti. Allenatore: Biagetti.
Arbitro: Armando Gentile di Lodi. Assistenti: Calcopietro e Fabbro
Reti: 50’ Musetti (S), 32’ Santini (G)
Ammoniti: Fatticcioni (G), Maiorino (S), Musetti (S, Danucci (S), Miano (G), Santini (G), Caldore (S), Imparato (S). Espulso: al 75’  Sirignano (G) per offese al primo assistente.

Quella col Gavorrano era una partita da vincere a tutti i costi, ma purtroppo il Sorrento è riuscito a mantenere il vantaggio faticosamente conquistato da Musetti solo per due minuti. Non è servito nemmeno giocare gli ultimi 21 minuti 11 contro 10. Nelle uniche due occasioni in cui gli attaccanti rossoneri sono riusciti a centrare il bersaglio il portiere ospite si è fatto trovare pronto a respingere  le loro conclusioni. Una vera disdetta che rende ancora più difficile il cammino degli uomini di Simonelli. A detta del mister rossonero sulla prestazione odierna ha influito pesantemente la vicenda che ha colpito Soudant che venerdì  è stato ricoverato d’urgenza con una febbre altissima. E certamente non ha giovato alla causa nemmeno l’assenza dei tifosi che hanno disertato in massa gli spalti del Campo Italia lasciando sola la squadra.
Una squadra che lo ripetiamo ancora una volta ha limiti evidentissimi imputabili ad una cattiva costruzione durante il mercato estivo quando si è smantellata completamente la squadra dello scorso anno allestendo un gruppo completamente nuovo che non è mai riuscito ad integrarsi nonostante gli sforzi di Chiappino prima e Simonelli successivamente. A tutto ciò si è aggiunto un mercato di riparazione ancora più scellerato, dopo il quale il raggiungimento della salvezza è diventato ancora più difficile di quanto non fosse ad inizio campionato. Poi sono venute le quattro sconfitte consecutive che hanno convinto parte della tifoseria a prendere la sofferta decisione di abbandonare la squadra al suo destino nella speranza che ciò possa servire a fare tabula rasa per una nuova ripartenza.

Da qui alla conclusione della stagione mancano ancora più di due mesi, ed almeno altre otto partite da giocare. Per fortuna, visto come è andata finora, solo tre di queste al Campo Italia.

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