giovedì 3 ottobre 2013
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Raffaele Carlino ha rassegnato le
dimissioni. Da oggi pomeriggio non è più il presidente dell’Ischia. Alla base
delle dimissioni lo sciopero indetto dai giocatori della prima squadra e
dall’allenatore Campilongo: atleti e tecnico non hanno sostenuto l’allenamento
in programma nel pomeriggio in segno di protesta per un episodio causato da un
semplice disguido.
Lo sciopero ha talmente
amareggiato il massimo dirigente da indurlo a prendere una decisione nello
stesso tempo così grave e così sofferta. “È
davvero inconcepibile che, per uno banale equivoco, la squadra abbia deciso di
interrompere gli allenamenti a tre giorni dall’importantissima partita di
Teramo. Bastava fare una semplice telefonata, sarei intervenuto immediatamente
ed avrei risolto il problema in men che non si dica. Invece sono venuto a
conoscenza dell’accaduto a cose già fatte. Un comportamento che mi offende
prima come uomo e poi come dirigente. Evidentemente questa squadra non merita i
sacrifici fatti finora dal sottoscritto e da tutti coloro che sono stati al mio
fianco. Sono deluso, amareggiato”.
Da qui le dimissioni.
Irrevocabili. Carlino rimarrà come sponsor dell’Ischia fino al termine della
stagione. “Come ho sempre fatto, anche
stavolta onorerò gli impegni presi. Mi spiace soltanto per tifosi: abbiamo
diviso insieme momenti indimenticabili e meravigliosi, uniti da un unico
sentimento: la passione per la nostra squadra. A loro va il mio più sentito
ringraziamento”.
Mario Corcione
Ufficio Stampa Ischia Isolaverde
Calcio
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