Macalli: domenica si gioca

lunedì 26 agosto 2013 Lascia un commento

(Adnkronos) - "È uno sciopero indebito. Io come presidente di Lega Pro devo far rispettare le regole. Per me il primo di settembre comincia il campionato. Chi c'è, c'è, chi non c'è, ne pagherà le conseguenze". È il commento del presidente della Lega Pro, Mario Macalli, all'Adnkronos, allo sciopero annunciato dall'Assocalciatori per la prima giornata del campionato di Lega Pro. "È una decisione degna del peggior soviet russo -prosegue Macalli- stanno affossando il calcio italiano. È una posizione che non sta ne' in cielo ne' in terra".
Secondo l'Assocalciatori "la norma che vorrebbe imporre una determinata età media complessiva per chi scende in campo - quale vincolo d'accesso ad una parte delle risorse - presenta chiari profili di illegittimità, crea discriminazioni nei confronti dei calciatori e false aspettative sui giovani, impoverendo il livello tecnico della categoria a discapito dello spettacolo e della meritocrazia". "L'Aic confida ad ogni modo nella possibilità di condividere una norma che, anche nel rispetto degli impegni precedentemente assunti, faccia scendere in campo chi merita, permettendo una corretta politica di valorizzazione dei giovani e la regolare ripresa del campionato".
"Non siamo affatto impressionati dalla posizione dell'Assocalciatori che ribadisco riteniamo indebita. Dovranno decidere i club, che il 29 si riuniranno", sottolinea il presidente della Lega Pro, che aggiunge: "Noi vogliamo fare l'interesse del calcio italiano, tenuto conto del momento difficile dovuto alla congiuntura economica".
Macalli contesta soprattutto la contrarietà dell'Aic alla regola del limite d'età media di 26 anni per chi scende in campo, quale vincolo d'accesso ad una parte delle risorse: "26 anni come età media mi sembra addirittura eccessiva, visto che una grande società come Milan ha un'età media di 25 o il Chelsea neanche compra calciatori con più di 30 anni, l'Aic mi sembra schiava di qualche anzianotto di 35-36 anni che vuole continuare a giocare".
"Inoltre - conclude - questi giocatori che minacciano lo sciopero hanno un contratto e il fatto che vengano a sindacare su come le società si dividono il denaro mi pare assurdo. Io mica vengo a chiedere spiegazioni su come l'Aic spende gli introiti delle figurine Panini...!".

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