martedì 9 luglio 2013
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A volte capita che una notizia diciamo così di secondo piano ne porti a svelare un'altra molto più importante. La scorsa settimana il Sorrento diede l’annuncio di aver ceduto al Genoa Mario Tammaro un ragazzo di 15 anni che data l’età mai si era affacciato in prima squadra. Impegnati in altre cose abbiamo dato poco peso alla notizia, che al momento in cui l’abbiamo appresa era stata già rilanciata da altri. Nella giornata di ieri si è poi venuto a sapere che si sta lavorando per un accordo di collaborazione tra Genoa e Sorrento. Il dg rossonero Diodato Scala intervistato da Gianni Siniscalchi ha affermato che il Genoa sarebbe interessato a valutare la possibilità di prendere i migliori ragazzi del settore giovanile rossonero e mandare qualcuno dei suoi giovani a maturare esperienza in Seconda divisione nelle file del Sorrento. Ecco spiegato quindi cosa aveva spinto l’avvocato Francesco D’Angelo e Salvatore Avallone a recarsi a Milano la scorsa settimana. Erano queste le trattative di mercato di cui parlava Avallone.
Si è poi saputo che un osservatore del Genoa è stato spesso al Campo Italia durante la scorsa stagione. Sul suo taccuino oltre a quello di Tammaro sono finiti anche altri due nomi quello di Francesco Proto, un altro quindicenne, e quello di Vittorio Terminiello (18 anni) che nelle otto occasioni in cui è sceso in campo con la prima squadra non ha mai demeritato. Un altro ragazzo che potrebbe interessare al Genoa è il classe 86 Massimiliano De Angelis che dopo aver esordito in prima squadra in Tim Cup ha trascorso gli ultimi mesi in prestito alla Ternana.
Intanto sembra ormai noto anche il motivo che ha spinto la società a prendere tempo prima di compiere la scelta dell’allenatore e iniziare a costruire la squadra. Come molte altre squadre, anche il Sorrento è in attesa di sapere quale sarà il reale format della prossima stagione. Già sono scomparse quattro squadre (Treviso, Campobasso, Andria e Borgo a Buggiano) ed altre potrebbero venir meno nei prossimi giorni (16 luglio) quando scadranno i termini per il ricorso alla Covisoc. A quel punto, fatta la conta dei superstiti, bisognerà vedere quali saranno le decisioni del Consiglio Federale. Sembra improbabile che possa esserci un accorpamento tra Prima e Seconda Divisione già quest’anno in quanto è quasi certo che molte squadre di Seconda non sarebbero in grado di integrare la fideiussione già versata per adeguarsi a quanto corrisposto dalle consorelle di Prima. Ancora meno improbabile l’ipotesi che si possa ricostituire gli organici tramite i ripescaggi in quanto in quel caso le cifre da sborsare sarebbero ancora maggiori, e non si vede chi sia in grado di accollarsi tali spese. La soluzione più probabile e che si vada avanti con organici ancora più striminziti di quelli della passata stagione, ma in tal caso si dovrà ridefinire il numero delle promosse e delle retrocesse della Seconda Divisione 2013-14. Al tirare dei conti le squadre che retrocederanno in D a fine campionato potrebbero essere molto meno delle 9 per girone attualmente previste.
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