Italiani tifosi da divano

giovedì 6 giugno 2013 Lascia un commento

Solo uno su tre va allo stadio

Secondo uno studio dell'Osservatorio Birra Moretti, gli italiani sono divisi a metà tra chi ritiene che le partite si vedano meglio a casa e chi allo stadio. Ma solo il 33% va, anche solo saltuariamente, a vedere le partite dal vivo
Il costo dei biglietti, i timori legati alla sicurezza, la pigrizia dell'ultimo momento per il brutto tempo: sono alcuni dei fattori che rendono gli italiani sempre più tifosi "da divano" e sempre meno "da stadio". A riferirlo è l'Osservatorio Birra Moretti, che ha provato a sondare le abitudini degli appassionati di calcio, lo sport più amato nel Paese (60%), seguito da Formula 1 (57%), motomondiale (55%), tennis (24%), pallavolo (20%) e ciclismo (19%). In base alla ricerca 'Italiani: tifosi da divano!' condotta da Duepuntozero Doxa su mille persone fra i 18 e i 64 anni, gli italiani sono praticamente divisi a metà fra chi (48%) ritiene casa il posto ideale per vedere la partita e chi (46%) preferisce lo stadio. Solo il 33%, però, afferma di andare a vedere le partite dal vivo, anche solo saltuariamente.
Sei sono i profili dell'appassionato di calcio definiti dal sondaggio: solo il 12% degli italiani risponde all'identikit del 'super-tifoso', che non si perde mai una partita della propria squadra e quando può (pioggia o non pioggia) la segue allo stadio, mentre fra le sei tipologie quella più popolare (31%) è il 'tifoso da divano' che predilige il soggiorno agli spalti, ama vedere le partite in tv con gli amici. E la birra, sostiene il sondaggio, per il 48% è la bevanda che meglio si abbina con una partita di calcio.

Fonte: Gazzetta dello sport

Share/Bookmark

0 commenti »

Lascia la tua risposta!

Aggiungi il tuo commento qui sotto, oppure esegui un trackback dal tuo sito. Puoi anche iscriverti a questi commenti via RSS.

Sii gentile, rimani in argomento. Lo spam non sarà tollerato.

DISCLAIMER - Penisola Sport è un blog d’informazione senza scopi di lucro, i cui contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali industrie dell'editoria o dell'intrattenimento. La testata ambisce ad essere una piena espressione dell'art. 21 della costituzione italiana. Pur essendo normalmente aggiornato più volte quotidianamente, non ha una periodicità predefinita e non può quindi considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001.

L'autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone. L'autore si riserva, tuttavia, la facoltà di rimuovere quanto ritenuto offensivo, lesivo o contrario al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti di cui si scrive. Alcune fotografie possono provenire da internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio. Eventuali detentori dei diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione o citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.