Nessun appello per la vicenda Biancone

sabato 15 ottobre 2011 Lascia un commento


Palazzi ed il Sorrento non appellano. Vicenda conclusa, Chiacchio: "Gran risultato"

(Fonte: Solosorrento.it) - Il Sorrento non ha depositato ricorso alla Corte di giustizia della Figc. Così come Stefano Palazzi: il Procuratore federale non ha presentato appello dopo la decisione assunta dalla Commissione disciplinare lunedì scorso. A seguito del processo sportivo sulle presunta combine del derby con la Juve Stabia ed il coinvolgimento degli allora tesserati rossoneri Biancone e Spadavecchia, il collegio giudicante ha deciso per 2 punti di penalizzazione a fronte di una richiesta di 6. Più un’ammenda di 20mila euro di multa. Per Taranto-Sorrento, invece, il club rossonero è stato prosciolto mentre l’ex presidente Castellano ha subìto la squalifica di un anno.
Difeso dall’avvocato Edoardo Chiacchio, il Sorrento vede quindi chiudersi per sempre la parentesi legale che ha tenuto banco fin da agosto, quando Palazzi comunicò i deferimenti e fece aprire l’inchiesta sportiva. Poi il dibattimento e la sentenza. Solo Castellano, assistito dallo studio Chiacchio, ha fatto ricorso.
“Impugnare la decisione della Commissione disciplinare non avrebbe avuto senso - dice il legale rossonero, Chiacchio -. Una scelta legata sia al magnifico risultato conseguito in primo grado sia al mancato appello di Biancone e della Procura federale. La Commissione disciplinare, con le decisioni assunte sulla posizione del Sorrento in questo processo, ha costituito una pietra miliare della giustizia sportiva: la responsabilità oggettiva determina inevitabilmente sanzioni a carico delle società responsabili del comportamento dei propri tesserati, ma la pena va graduata caso per caso. Vista la mancata impugnazione della Procura federale - spiega Chiacchio - non era consigliabile appellarsi. Perché in questo caso, presentando ricorso, avremmo potuto incorrere in una situazione di reformatio in peius”.
Cioè la Corte di giustizia federale avrebbe avuto la possibilità di poter “rivedere” la sentenza di primo grado irrogando una pena peggiore di quella stabilita dalla Commissione disciplinare. Insomma, 2 punti di penalizzazione e 20mila euro di multa. Ora il Sorrento può pensare solo al calcio vero.

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