Tra Sorrento e Taranto pari a reti bianche

domenica 25 settembre 2011 Lascia un commento


Sorrento - Taranto 0-0 - Pari giusto. Il Taranto fallisce un rigore con Rantier, ma Bremec compie due miracoli sulle conclusioni di Ginestra e Di Nunzio.  

Sorrento (4-2-3-1) Rossi; Vanin, Romeo, Di Nunzio, Bonomi; Camillucci, Tognozzi (66’ Armellino); Corsetti, Carlini (54’ Scappini), Bondi; Ginestra (64’ Galabinov). A disposizione: Chiodini, Terra, Sabato, Niang. Allenatore: Sarri.
Taranto (3-4-3) Bremec; Sosa, Di Bari, Prosperi; Garufo, Giorgino, Sciaudone (66’ Di Deo), Rizzi; Chiaretti, Girardi (88’ Guazzo), Rantier (73’ Russo). A disposizione: Faraon, Cutrupi, Videcodimi, Antonazzo. Allenatore: Dionigi.
Arbitro: Michele Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto. Assistenti: Tudisco e Santoro.
Ammoniti: Sosa (T), Rizzi (T), Di Deo (T), Camillucci (S), Di Nunzio (S).

Il big match tra Sorrento e Taranto finisce a reti inviolate. Il Sorrento parte contratto e lascia l’iniziativa agli avversari. Gli ionici si rendono pericolosi dapprima con un tiro di Chiaretti che Rossi devia in corner e successivamente con un colpo di testa di Rantier, che finisce di poco a lato. La prima azione pericolosa del Sorrento è propiziata da una discesa di Bonomi che serve Carlini in piena area, che pressato da Di Bari scarica all’indietro per l’accorrente Ginestra che calcia in porta di prima intenzione sfiorando il palo alla sinistra di Bremec. Al diciassettesimo doppia occasione per Girardi che ispirato da Chiaretti impegna Rossi con due colpi di testa consecutivi.
Col passare dei minuti il Sorrento riesce a spostare il baricentro del gioco lontano dalla propria area di rigore senza tuttavia riuscire ad impegnare Bremec. L’unico che prova a far salire la squadra è Carlini poco assistito da Corsetti e Bondi, mentre Ginestra stretto nella morsa della difesa avversaria non riesce a rendersi pericoloso come altre volte è capitato. Prima della chiusura del primo tempo si registrano solo delle conclusioni da fori di Chiaretti e Garufo fermate senza problemi da Rossi.
Alla ripresa del gioco la partita cambia volto. Il Sorrento alza di parecchio il proprio baricentro. Corsetti e Bondi apportano un maggior contributo alla manovra mettendo spesso in apprensioni la difesa ospite. Si fa vivo anche Vanin che nel primo tempo non era mai riuscito a superare la metà campo e Bremec viene chiamato più volte in causa. Dopo un tiro di Camillucci, che termina a lato ci prova Bondi con un calcio di punizione deviato in angolo dalla barriera.
Sarri decide di gettare nella mischia Scappini togliendo Carlini tra lo stupore dei tifosi che avrebbero voluto togliere Corsetti o Ginestra. L’occasione più ghiotta dell’incontro capita al dodicesimo quando Bondi libera Ginestra in area, solo davanti a Bremec, ma la conclusione ravvicinata del cobra non è delle più efficaci e viene respinta dall’estremo difensore rossoblù. Al diciottesimo, l’episodio che potrebbe cambiare la gara: su una ripartenza del Taranto il pallone finisce a Girardi che entra in area controllato da Vanin. Nell’azione si intromette Ginestra che nel tentativo di rubare palla a Girardi lo manda a terra provocando un calcio di rigore. Batte Rantier che spiazza Rossi, ma calcia a lato.
Nei minuti successivi nel Taranto Di Deo e Russo rilevano Sciaudone e Rantier, mentre Armellino e Galabinov sostituiscono Tognozzi e Ginestra. I due nuovi entrati nelle file rossonere hanno dato ulteriore slancio alla manovra spostando ancora più avanti il baricentro del gioco, costruendo un’altra occasionissima quando il colpo di testa a botta sicura di Di Nunzio sugli sviluppi di un corner, è stato intercettato da Bremec. Ad un minuto da novantesimo palla gol per Galabinov che invece di colpire di testa cerca di metterci il piede mancando la deviazione vincente.
Si finisce con il Taranto in evidente difficoltà che riesce a neutralizzare i minuti di recupero tenendo il pallone lontano dalla propria porta.
L’incontro termina a reti inviolate. Una partita che si è rischiato di perdere ma che si poteva vincere con merito visto che nel secondo tempo il Sorrento è stato molto più intraprendente dei pugliesi che alla fine hanno cercato solo di far passare il tempo il più in fretta possibile.
Dalla prossima, il derby con l’Avellino, dovrebbero rientrare sia Croce che Basso fornendo ulteriori armi ad una squadra che è apparsa comunque in crescita rispetto alla precedente partita casalinga con il Pavia. 

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