Costiera Sorrentina nel Guinness World Record

giovedì 11 agosto 2011 Lascia un commento


La settimana scorsa Penisola Sport ha inviato una segnalazione al Guinness World Record per ottenere la certificazione di un primato molto particolare, quello dell’individuo risultato positivo al maggior numero di sostanze dopanti in un singolo controllo antidoping.
Questo primato appartiene senza ombra di dubbio a C. S. cicloamatore tesserato per la Polisportiva Costiera Sorrentina che al controllo antidoping disposto dal Ministero della Salute in occasione della gara “4° Fondo Marsicana” svoltasi ad Avezzano il 3  agosto 2008 risultò positivo a ben otto sostanze dopanti (efedrina, desametasone, oxilofrina, mesterolone, metilprednisolone, stanozololo, hCG e testosterone) e fu successivamente squalificato a vita da qualsiasi attività agonistica dalla Federazione Ciclistica Italiana che rinviò a giudizio anche la Polisportiva Costiera Sorrentina  per violazione dell’articolo 1 - punto 5 - comma b del R.G.D. (responsabilità oggettiva).
Il deferimento fu emesso il 28 ottobre 2008 e si sarebbe dovuto discutere ad inizio 2009. I dirigenti della Polisportiva Costiera Sorrentina per evitare di essere pesantemente sanzionati non affiliarono più la società alla Federazione Ciclistica Italiana e proseguirono l’attività con un ente di promozione sportiva. Quindi, dal primo gennaio 2009 la Polisportiva Costiera Sorrentina non fa più parte della Federazione Ciclistica Italiana. Dal primo gennaio di quest’anno la Polisportiva Costiera Sorrentina non risulta più affiliata nemmeno a questo ente di promozione sportiva e il suo posto è stato preso dal Team Ciclistico Sorrentino che annovera tra le proprie file moltissimi componenti della Polisportiva Costiera Sorrentina.
A tuttoggi Polisportiva Costiera Sorrentina non è presente nell’elenco delle società sportive riconosciute dal Coni. Non può quindi in nessun modo fregiarsi del titolo di società sportiva.
Ho voluto rimarcare quest’ultimo periodo perché ancora oggi capita di leggere articoli in cui si parla della Polisportiva Costiera Sorrentina accostandola alla Federazione Ciclistica Italiana.
Ma torniamo al caso che coinvolse C.S.: questo cicloamatore prima di essere tesserato per la Polisportiva Costiera Sorrentina aveva già scontato quasi otto anni di squalifica per tre diversi procedimenti. La prima squalifica gli arrivò perché fu trovato positivo ad un controllo antidoping. La seconda perché non si presentò ad un controllo antidoping. La terza perché si presentò a  gareggiare prima che finisse il periodo di interdizione precedente.
Quando C.S. finalmente terminò la lunga squalifica i dirigenti della Polisportiva Costiera Sorrentina corsero ad accaparrarselo e furono prontamente ripagati dai numerosi successi che il loro “campione” seppe mietere. Il presidente della  Polisportiva Costiera Sorrentina andò persino al telegiornale di Canale 21 a vantarsi dei successi conquistati, e fu fatto un sito web per vantarsi delle gesta del grande campione che a 45 anni vinceva con enormi distacchi tutte le gare cui partecipava staccando anche dei professionisti in attività più giovani di lui di venti e passa anni.
Col passare del tempo al CONI cominciarono ad insospettirsi e decisero di operare un controllo antidoping a sorpresa ad una delle gare cui partecipava C.S.
Detto fatto, quando, il 3  agosto 2008, C.S. tagliò trionfalmente il traguardo della 4° Fondo Marsicana non poteva sospettare che la sua carriera stava per concludersi. Pochi attimi dopo lo speaker della corsa lo invitò a presentarsi al controllo antidoping. La trappola era scattata. C. S. si sottopose al controllo e le provette con il prelievo furono successivamente consegnate al Laboratorio del Foro Italico.
Immaginate che faccia fece l’esaminatore quando il campione risultò positivo ad 1, …2!, ...3!, ...4!, …5!, …6!, ...7! …8! diverse sostanze vietate. Come minimo avrà pensato di essere finito su Scherzi a parte.
A quel punto si mise in moto l’iter processuale che portò alla squalifica a vita. C.S. cercò di giustificare l’assunzione dei medicinali, con una dichiarazione postuma di uso terapeutico che la C.A.F. rigettò senza nemmeno controllarne l’autenticità, chiudendo il processo in pochissimi minuti.
La notizia della squalifica fece il giro del mondo. L’unico a non parlarne fu proprio il sito della Polisportiva Costiera Sorrentina che dopo poco tempo cessò addirittura di esistere.
A quei tempi Penisola Sport non era ancora nata e la notizia sfuggì anche a noi. Pochi giorni fa un amico ci ha trasmesso l’intero incartamento ed abbiamo capito che c’era la possibilità di rendere i dovuti onori alla Polisportiva Costiera Sorrentina proponendo la sua iscrizione nel Guinness dei primati come società dell’individuo risultato positivo al maggior numero di sostanze dopanti in un singolo controllo antidoping.
L’unico intoppo all’iscrizione potrebbe essere costituito dal fatto che la Polisportiva Costiera Sorrentina almeno per quello che riguarda le carte ufficiali del Coni non esiste più. Un esperto in materia ci ha però rassicurato dicendo che è sempre possibile un riconoscimento postumo.
Non ci resta che attendere.

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