Il Giro a Maddaloni

venerdì 13 maggio 2011 Lascia un commento

Nel nome di Don Salvatore D’Angelo, Carmine Castellano e la famiglia Marzaioli

Dal 1985 a oggi sono ben 14 le presenze di Maddaloni nel percorso del Giro: 4 tappe di arrivo, 5 di partenza, diversi traguardi intergiro. Negli ultimi 25 anni quindi le occasioni in cui il Giro è passato o si è fermato a Maddaloni sono maggiori di quelle in cui non ci è passato.
Il motivo principale di questo amore tra la cittadina di Terra di lavoro e il Giro è dovuto alla forte amicizia che legava il fondatore del Villaggio dei ragazzi, Don Salvatore D’Angelo (scomparso nel 2001) a Carmine Castellano l’avvocato di Sant’Agnello che è stato l’organizzatore del Giro per più di venti anni.
 La prima volta che il Giro d’Italia approdò a Maddaloni fu nel 1985, il 29 maggio quando si svolse la tappa a cronometro Capua - Maddaloni, di 38 km., che decise il Giro. La vinse il francese Bernard Hinault alla media di 49,032 che conquistò anche la maglia rosa, alla vigilia sulle spalle di Roberto Visentini. Sul traguardo posto in Piazza della Vittoria, distanziato di 38”, si piazzò secondo Francesco Moser; terzo, a 58”, l’americano Greg Lemond.
Il Giro ritornò a Maddaloni il 21 maggio 1990, quando Castellano accolse la richiesta del Centro Giovanile Ciclismo di far passare nel centro storico la semitappa CIS Nola - Sora per un traguardo volante in memoria di Domenico Marzaioli figura emblematica del ciclismo locale. Il traguardo fu posto al Corso Primo Ottobre vide transitare per primo Stefano Tomasini davanti ad Alessio Di Basco.
L’anno successivo, il 31 maggio, Maddaloni fu inclusa nel percorso della ottava tappa del 75° Giro d’Italia la Melfi - Aversa di 184 Km. e il Centro Giovanile di Ciclismo istituì nuovamente un traguardo volante in memoria Domenico Marzaioli. Questa volta il vincitore fu l’australiano Alain Peiper davanti a Stefano Vanzella e Francesco Cesarini entrambi della MG Bianchi. Ad Aversa lo sprint a ranghi compatti vide vittorioso alla sua maniera Mario Cipollini.
Il 22 maggio 1995, dieci anni dopo la prima cronometro, Maddaloni ospitò l’arrivo di un’atra tappa a cronometro la Telese - Maddaloni di 42 km, che lo svizzero Tony Rominger fece sua alla media di 48,555 precedendo i russi Berzin e Ugrumov. Il podio di Maddaloni sarà lo stesso della classifica finale.
Nel 1998, ancora il 22 maggio, la carovana rosa si diede appuntamento in Piazza della Pace per la partenza della sesta tappa da Maddaloni a Lago Laceno. Da Piazza della Pace i corridori entrarono nel Villaggio dei Ragazzi per un omaggio al suo fondatore Don Salvatore D’Angelo. La tappa fu vinta dalo svizzero Alex Zulle, che staccò Pantani sulla salita finale verso Lago Laceno. Quel giro però fu vinto dal pirata ro magliolo che due mesi dopo trionfò anche al Tour.
Nel 2000, il 15 maggio, Maddaloni fu sede di arrivo della seconda tappa di 232 Km. partita da Terracina. Il giro passò una prima volta per Maddaloni per il traguardo Intergiro sotto uno splendido sole. Di lì a poco una bufera si abbatté sulla corsa. La tappa si concluse regolarmente con il successo solitario di Cristian Moreni che indossò anche la maglia rosa.
Pochi giorni dopo, il 30 maggio, Don Salvatore muore nel suo studio e l’anno seguente nel corso della quinta tappa da Avellino a Nettuno Castellano per rendergli onore piazza il traguardo Intergiro  proprio di fronte al Villaggio.
Castellano aveva scritto al successore di Don Salvatore: “L’anno scorso, in una giornata flagellata dal maltempo, il Giro ha vissuto una entusiasmante tappa a Maddaloni, e il mio incontro con Don Salvatore, purtroppo l’ultimo, si era concluso con una mia promessa di non dimenticare il Villaggio e di tornare con il Giro. Purtroppo impegni già presi non mi hanno consentito di programmare una tappa a Maddaloni, ma nel percorso della quinta tappa passeremo per Maddaloni. Una lieve deviazione ci consentirà di istituire un’importante traguardo “Intergiro” proprio nella piazza di fronte all’ingresso del Villaggio. Sarà un passaggio veloce senza soste, ma avremo occasione di rendere omaggio alla memoria di Don Salvatore”.
Il primo ha transitare su traguardo fu Massimo Strazzer. Castellano, in tale occasione, si fermò per pochi minuti incontrando Padre Miguel Cavallè e Padre Alfonso Lopez, i successori di Don Salvatore. Promettendogli che non avrebbe dimenticato la promessa fatta a Don Salvatore: “appena si presenterà l’occasione ritorneremo a Maddaloni con una tappa a cronometro”.
Il 22 maggio 2002 Maddaloni ospita ancora una partenza con la tappa  Maddaloni - Benevento di 118 km. La partenza ufficiosa venne data tra l’entusiasmo generale davanti alla statua di Don Salvatore posta all’interno del Villaggio dei Ragazzi. A Benevento vinse l’australiano McEwen.
L’anno seguente Castellano assegnò a Maddaloni la partenza della sesta tappa la Maddaloni - Avezzano di 222 km. del 16 maggio che veniva dopo il giorno di riposo per consentirne il trasferimento da Catania dove il 14 maggio si era conclusa la quinta tappa. La tappa venne vinta da Alessandro Petacchi.
Il 15 maggio 2004 Maddaloni fu inserita nel percorso della settima tappa la Frosinone - Montevergine di km. 214 e ospitò il traguardo Intergiro vinto da Massimo Strazzer davanti a Gobbi e Righi. A Montevergine, invece, vinse Damiano Cunego davanti a McGee, Pellizzotti, Figueras e Garzelli e conquistando anche la maglia rosa che conservò fino a Milano. Nel 2004 Maddaloni ospitò anche un arrivo e una partenza della Tirreno Adriatico.
Nel 2005 Maddaloni fu inserita nel percorso della quarta tappa la Giffoni Valle Piana - Frosinone di 211 Km e ospitò un traguardo volante dedicato a Don Salvatore d’Angelo nel quinto anniversario della scomparsa che fu vinto da Marco Pinotti davanti al francese Vasseur, terzo il tedesco Krauss. Per l’occasione l’ex “patron” Carmine Castellano, per l’ultima volta al Giro come consulente tecnico, anticipò di qualche minuto il passaggio della corsa e si fermò per salutare gli amici di Maddaloni e del Villaggio dei Ragazzi alla presenza della banda musicale della fondazione.
Nel 2006 la Federazione Ciclistica Italiana affidò l’organizzazione del Giro d’Italia Under 26 a Carmine Castellano e l’avvocato scelse Maddaloni quale sede di partenza della seconda tappa che si concluse dopo 134 km a San Bartolomeo in Galdo (BN) e fu vinta dal campione del mondo l’ucraino Dmitro Grabovsky.
L’ultimo passaggio del Giro d’Italia da Maddaloni risale al 17 maggio 2010 quando in occasione della nona tappa, la Frosinone - Cava de’ Tirreni fu istituito un traguardo volante in memoria di Domenico Marzaioli vinto dall’australiano Michael Barry del team Sky.
Oggi il Giro ha toccato Maddaloni per la quattordicesima volta e alla partenza era presente anche l’avvocato Carmine Castellano che da qualche anno è tornato a vivere nella sua Sant’Agnello ma di questo parleremo a parte.

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