Ferrari punisce il Sorrento

lunedì 30 maggio 2011 Lascia un commento

Hellas Verona-Sorrento 2-0

Hellas Verona: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Martina Rini (82' Garzon), Esposito, Hallfredsson; Mancini (52' Berrettoni), Ferrari, Le Noci (65' Selva). A disposizione: Nicolas, Abbate, Anderson, Russo. Allenatore: Andrea Mandorlini
Sorrento: Rossi; Vanin, Lo Monaco, Terra (78' Di Nunzio), De Giosa; Erpen, Togni, Nicodemo, Manco; Pignalosa (72' Bonvissuto), Carlini (91' Corsetti). A disposizione: Mancinelli, Angeli, Camorani, Armellino. Allenatore: Gianni Simonelli
Arbitro: Maurizio Mariani (Sez. arbitrale di Aprilia)
Marcatori: 75' Ferrari, 88' rig. Ferrari
Ammoniti: Esposito, De Giosa, Maietta, Ceccarelli, Di Nunzio.

Il primo atto della semifinale playoff tra Verona e Sorrento si è concluso con la vittoria della squadra veneta per due reti a zero. Il risultato lascia l’amaro in bocca al Sorrento che soprattutto nel primo tempo non ha affatto demeritato.
La gara si è giocata di fronte a circa quindicimila spettatori, trecento dei quali arrivati dalla penisola sorrentina e da diverse città del nord Italia per sostenere il Sorrento. Il colpo d’occhio era fantastico e chi lo ha vissuto da vicino lo ricorderà per sempre. Il Sorrento è sceso in campo senza alcun timore reverenziale pronto a rispondere colpo su colpo alle iniziative dei veneti invero alquanto sterili. La prima palla gol del match è per i rossoneri che cercano di sfondare frontalmente con Carlini che calcia in porta dal limite dell’area, il pallone finisce addosso Pignalosa trasformandosi in un assist per lo stesso giocatore che viene a trovarsi a tu per tu con Rafael ma non riesce a trovare lo spiraglio per metterla dentro.
Nei minuti successivi Il Verona ha continuato a mantenere una certa supremazia territoriale senza tuttavia impensierire Rossi. Le conclusioni dei veneti finivano sempre fuori bersaglio. La più pericolosa era costituita da un colpo di testa di Ferrari su cross di Scaglia che passava venti centimetri sopra la traversa di Rossi.
Sul capovolgimento di fronte il colpo di testa di Pignalosa su traversone dalla destra di Manco, era più preciso ma era respinto da Rafael con un prodigioso colpo di reni. Sull’azione successiva Erpen faceva ammattire Cangi e poi concludeva con un tiro maligno sul primo palo bloccato da Rafael.
Questo è il momento migliore dei rossoneri che ottengono pure una punizione limite che fa zittire i quindicimila veronesi sugli spalti. Il tiro di Togni termina fuori di un metro. Il primo tempo si chiude con Martina Rini che ruba palla al limite, triangolazione con Ferrari, tiro da posizione molto defilata respinto da Rossi.
Nella ripresa il Sorrento non è più riuscito a rendersi pericoloso e il Verona ha preso coraggio. Le uniche occasioni degne di nota erano quelle di un tiro fuori bersaglio di Hallfredsson che rischiava di trasformarsi in un pericoloso assist ed era messo in angolo da un intervento in scivolata di De Giosa, e successivamente un tiro dello stesso Hallfredsson respinto in angolo da Rossi.
Dopo che il Verona ha mandato in campo Berrettoni e Selva al posto di Mancini e Le Noci alla mezzora Simonelli sostituisce Pignalosa con Bonvissuto.
Il vantaggio scaligero scaturisce da un contrasto a centrocampo tra Nicodemo e Maritna Rini. Il fallo è del veneto ma l’arbitro assegna la punizione al Verona. Esposito appoggia a sinistra per Scaglia che mette in area. Il cross è fuori misura ma Ceccarelli lo rimette al centro in acrobazia, e Ferrari batte tutti sul tempo e fa l'1-0 che porta avanti i gialloblù.
Il Sorrento ha una reazione rabbiosa, De Giosa ci prova su punizione ma Rafael blocca ancora. Simonelli toglie Terra alle prese con i crampi e manda in campo Di Nunzio. Bonvissuto conquista un altro calcio di punizione dai venti metri ma il tiro di Togni finisce alto sulla traversa.
All’88 mentre Vanin che era fuori per farsi curare deve ritornare precipitosamente in campo per chiudere su Ferrari libero da marcatura, Rossi respinge un cross dalla destra di Berrettoni: la palla finisce a Selva che calcia in porta. Di Nunzio cerca di fare scudo con il corpo ma mentre si volta per offrire la schiena al tiro il pallone gli sbatte sulla parte alta del braccio. Mariani concede un calcio di rigore inesistente che Ferrari trasforma.
Il Sorrento reagisce con ancora maggior rabbia ma l’ennesima punizione dal limite di De Giosa finisce nuovamente tra le mani di Rafael. Al terzo di recupero Selva sfiora la terza rete.
Alla fine per quello che si è visto in campo il risultato premia eccessivamente il Verona. Gli scaligeri nel complesso hanno meritato più del Sorrento ma entrambe le reti sono scaturite da due errori arbitrali. A posizioni invertite quel calcio di rigore non sarebbe mai stato concesso. Paghiamo quindi anche il fatto di essere la piccola Sorrento contro la grande Verona.
Adesso in settimana ci sarà da curarsi le ferite, rimboccarsi le maniche e pensare al match di ritorno di domenica prossima al campo Italia quando ci saranno da recuperare i due gol subiti ieri.


IL CUORE ROSSONERO BATTE ANCORA, LA NOSTRA LOTTA COMINCIA ORA. 

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