Il Sorrento si ferma a Reggio

domenica 16 gennaio 2011 Lascia un commento

Reggiana-Sorrento 3-1
Reggiana: Manfredini; D'Alessandro, Zini, Mei, Lanna; Romizi, Saverino, Maschio (24’ Viapiana); Alessi (66’ Bovi); Guidetti (74’ Maritato), Temelin. A disposizione: Offredi, Adamo, Arati, Aya, Chinellato. Allenatore: Mangone
Sorrento: Rossi; Vanin, Terra, Lo Monaco, Angeli; Erpen (46’ De Giosa), Togni, Nicodemo, Manco(75’ Corsetti); Carlini (59’ Bonvissuto), Paulinho. A disposizione: Mancinelli, Piscitelli, Armellino, Esposito. Allenatore: Simonelli
Arbitro: Andrea Coccia di San Benedetto del Tronto. Assistenti: Drago di Caltanissetta e Cinquemani di Palermo.
Marcatori: 21’ Alessi, 39’ Viapiana, 69’ Paulinho, 86’ Temelin
Ammoniti: Angeli D’Alessandro, Viapiana, Mei, Nicodemo.
A Reggio Emilia il Sorrento incassa la terza sconfitta del torneo. Sconfitta che come ammesso da Simonelli stesso in sala stampa è il frutto di un primo tempo giocato con una mentalità sbagliata.  I rossoneri sbagliano completamente l’approccio alla gara. Dopo un tiro iniziale di Carlini parato da Manfredini i padroni di casa assumono  il comando delle operazioni. In mezzo al campo Togni e Nicodemo sono spesso in inferiorità numerica e la Reggiana, squadra esperta e smaliziata, ne approfitta immediatamente, tagliando i rifornimenti per Paulinho e Carlini  e manovrando palla in modo da attirare la difesa rossonera a ridosso del centrocampo per poi colpire con gli inserimenti dalle retrovie di Romizi e Maschio. Il gioco riesce alla perfezione e i granata nei primi 45 minuti mettono al sicuro il risultato  andando a segno due volte, la prima al 22' con Alessi che raccolta palla nel cerchio di centrocampo avanza per trenta metri senza che nessuno lo affronti e fa partire un gran tiro dai 25 metri che Rossi non riesce ad intercettare; la seconda in chiusura di tempo al 44' con il brasiliano Viapiana che ben servito da Romizi insacca imparabilmente.
Ad inizio secondo tempo Simonelli lascia negli spogliatoi Erpen, che in settimana si era allenato con il contagocce e lo sostituisce con De Giosa passando dal 4-4-2 al 3-5-2 con Terra, Lo Monaco e De Giosa in difesa, Vanin e Angeli esterni di centrocampo, Togni e Manco interni, capitan Nicodemo centromediano.
La musica cambia immediatamente, il Sorrento ritrova il controllo del gioco e si butta all’arrembaggio cingendo d’assedio la porta di Manfredini. Vanin sulla sua fascia fa il bello e il cattivo tempo giganteggiando su Lanna e Viapiana e costruendo diverse occasioni da rete.
La difesa granata balla e Paulinho sfiora la rete con un tiro al volo deviato in angolo da D'Alessandro. Pochi minuti dopo Simonelli butta nella mischia Bonvissuto togliendo Carlini e il Re Leone appena entrato si mangia pure lui un gol già fatto saltando il portiere e poi calciando a lato da posizione defilata.
Poco dopo il Sorrento invoca un penalty per un fallo di mani in area di Zini che l'arbitro giudica involontario. Gli sforzi rossoneri sono premiati al 69’ quando Paulinho caccia in gol l'ennesimo assist di Vanin dalla destra. Poi il Sorrento continua ad insistere sfiorando il pareggio in due occasioni. La Reggiana si salva solo grazie ad un intervento sulla linea di D’Alessandro e ad una paratissima di Manfredini entrambi su conclusioni di Paulinho imbeccato dal solito immenso Vanin.
Dal possibile pareggio si passa invece al 3 a 1. La Reggiana riesce a rompere l’assedio, Severino lancia Maritato in campo aperto, che anticipa Terra ed a tu per tu con Rossi cede la palla a Temelin che a porta spalancata deve solo accompagnarla in rete.
Il 3 a 1 chiude la gara ma il Sorrento nel recupero continua orgogliosamente ad attaccare pur senza riuscire a creare ulteriori occasioni pericolose.
La sconfitta è tutto sommato indolore in quanto il Gubbio è stato battuto dal Ravenna e le altre, inseguitrici Spal, Alessandria e Spezia non sono riuscite a sfruttare pienamente il turno casalingo pareggiando con Cremonese, Lumezzane e Pavia.
Adesso c’è una settimana di tempo per leccarsi le ferite in attesa di affrontare il Bassano al campo Italia per ricominciare la corsa. 

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